Eriobotrya japonica (Nespolo giapponese)
Descrizione
Appartenente ad un genere composto da una decine di specie originarie dell´Asia orientale, l´ Eriobotrya japonica è comunemente conosciuta anche come nespolo giapponese o nespolo del Giappone. Sia il nome botanico, sia quello volgare, possono trarre in inganno, riguardo la sua zona di provenienza. Le sue origini difatti, risalgono ad alcune zone della Cina orientale e solo in un periodo successivo è stato introdotto in Giappone, da dove poi si è diffuso in tutto il mondo.
Nonostante presenti interessanti prerogative ornamentali è una pianta poco utilizzata. Caratterizzata da un fusto dalla corteccia scura, raggiunge un´altezza massima di 5-8 metri, con ramificazioni sinuose e con una chioma tondeggiante e sempreverde.
Le foglie sono ellittiche, verde scuro sulla pagina superiore, grigiastre e tomentose in quella inferiore, lunghe 20-30 cm per 8-10 di larghezza.
I piccoli fiori, riuniti in pannocchie, sbocciano in autunno inoltrato, sono molto profumati e di color bianco o rosato. Ad essi seguono i frutti. Dei pomi dalla forma ovoidale o piriforme, con un colore della buccia che va dal giallo pallido all´arancione, con polpa biancastra o giallo pallido, dal sapore dolce e lievemente acidulo. La maturazione avviene in tarda primavera, inizio estate.
Coltivazione
Pianta da frutto ideale per climi miti, può essere coltivata anche nell´Italia settentrionale, sopratutto per la fioritura tardiva e profumata. Purtroppo al nord, inverni particolarmente freddi, possono compromettere la precoce messa a frutto.
Per quanto riguarda l´esposizione, l´Eriobotrya japonica, nelle zone che presentando inverni particolarmente freddi, andrà posta a dimora in pieno sole e in posizione riparata dai venti invernali. Altrove potrà essere posta anche in mezz´ombra. In piena ombra, la produzione dei frutti risulta molto scarsa.
Il terreno dovrà essere sciolto o di medio impasto; un buon terreno fertile contribuirà anche ad una buona produzione di frutti. Assolutamente da evitare terreni troppo umidi, asfittici e compatti.
Poco esigente da adulta, per quel che riguarda l´apporto idrico, richiede di essere annaffiata solamente nel primo anno della messa a dimora. Oltre ad un terreno fertile, anche l´apporto di letame maturo, in primavera ed autunno, contribuirà ad una migliore produzione di frutti.
Foto Gallery
Rosaceae
Bianchi o rosati, molto profumati
Altezza massima 5-8 metri
Non necessaria negli esemplari adulti
Letame maturo, in primavera ed autunno
Grandi ed ellittiche
Pieno sole o mezz'ombra
Resiste a qualche grado sotto lo zero, ma solo per brevi periodi
Sciolto o di medio impasto, meglio ancora se fertile
Ottima anche come pianta ornamentale. Al nord, in caso di inverni rigidi, difficilmente la pianta va a frutto
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