Artemisia dracunculus (Dragoncello)

 Descrizione

Si tratta di una composita dal fusto verde alto anche un metro, ramificato e con foglie aromatiche, lineari, lanceolate, verde chiare. I fiori del dragoncello sono piccoli, verdastri e riuniti in piccole infiorescenze.

Il nome proviene dal greco “artemés” cioè sano. Molto utilizzato in cucina per la preparazione di minestre, salse, frittate. In Francia entra nella preparazione di numerose ricette ma soprattutto nel famoso “bouquet garni”, assieme ad altre erbe per formare un mazzolino che va ad insaporire brodi, bolliti, arrosti, ecc…

Il dragoncello non deve mai mancare nel giardino degli aromi e consigliamo almeno 5-7 piante per una famiglia media. Nei vivai è facile reperire la specie tipo, che però manca di aroma e gusto, meglio cercare le varietà selezionate.

Il dragoncello ha proprietà antisettiche, aperitive, digestive, stimolanti e aromatiche.

Coltivazione

La coltura del dragoncello si esegue essenzialmente trapiantando nell’orto le piantine già formate e prodotte nei vivai, nel periodo primaverile, quando abbiano raggiunto almeno i dieci cm di altezza. Si può ricorrere alla divisione dei cespi da farsi in autunno o primavera, distanziando le nuove piante di almeno 30 cm. Ama i terreni fertili ma asciutti e assolati. Si raccolgono le sommità e le foglioline dalla primavera all’autunno. Per conservarle essiccate bisogna appendere i mazzi in luogo areato e al buio. In questo modo si ottiene un prodotto ben essiccato e pronto alla conservazione in sacchetti di carta o cotone, o in barattoli, al riparo dall’umidità.

 

Caratteristiche in breve
Famiglia:
Asteraceae
Fiori:
Dimensioni:
Irrigazione:
Concimazione:
Foglie:
Esposizione:
Temperature:
Terreno:
Potatura:
Curiosità:
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