Rheum x hybridum , Rheum rhabarbarum (Rabarbaro)

 Descrizione

Il rabarbaro è una pianta perenne di grandi dimensioni che raggiunge facilmente i 150-180 cm di altezza (fiore). Si riconosce per i lunghi piccioli carnosi, verdi ma con sfumature rosse o rosa e con un sapore aspro, utilizzati perlopiù in marmellate, torte e salse. Le foglie sono grandi, a forma di cuore di colore verde scuro e ATTENZIONE! sono altamente tossiche (acido ossalico). Quindi prima di ogni preparazione in cucina, le foglie vanno rimosse e gettate. I fiori sono piccoli, bianchi e sono riuniti in pannocchie terminali su steli eretti tra fine maggio e agosto. I gambi si utilizzano freschi subito dopo la raccolta, ma comunque non vanno raccolti prima del secondo anno d’impianto. Il rabarbaro è reperibile nei vivai in diverse varietà, tutte amanti dei climi freddi o dove l’estate non sia troppo calda e siccitosa. In montagna vegeta senza problemi fino a duemila metri di altitudine. Necessità per meglio svilupparsi di umidità costante e uniforme, in terreni anche moderatamente acidi, però non sopporta i ristagni prolungati che possono provocare marciumi radicali o del colletto. Il rabarbaro oltre che per l’uso culinario è impiegato come pianta ornamentale, grazie alle grandi foglie triangolari particolarmente decorative e agli steli rossi. Un parente vicino al nostro rabarbaro è il Rheum palmatum, detto anche Rabarbaro cinese, di cui vengono impiegati i rizomi nella preparazione di liquori. Le varietà a gambi verdi sono più produttive di quelle rosse. Alcuni consigliano di non utilizzare le piante di rabarbaro che hanno subito forti gelate, pare che si formi un eccesso di acido ossalico anche all’interno dei gambi eduli.

 Coltivazione

La coltivazione del rabarbaro è affidata alla sua semina oppure al trapianto diretto di piante acquistate in vasetti generalmente di 13-14 cm di diametro. La semina si effettua in tarda primavera spargendo i grossi semi su un substrato fine e umido, ricoprendoli appena di buon terriccio. Dopo circa 3-4 settimane le plantule si possono ripicchettare in vasetti dove procederanno nella crescita fino al successivo trapianto in aiuola o nell’orto. Un altro metodo consiste nel dividere a fine inverno il suo vigoroso  apparato rizomatoso, disponibile in piante che hanno superato i tre anni di vita. Il rizoma si taglia con un robusto coltello e i pezzi vengono interrati poco profondi  coprendoli con 2-4 cm di terra sciolta e fertile. Mantenere una distanza di almeno 80-100 cm tra una pianta e l’altra.

Caratteristiche in breve
Famiglia:
Polygonaceae
Fiori:
piccoli, bianchi, riuniti in lunghe pannocchie su steli eretti
Dimensioni:
150-200 cm
Irrigazione:
regolare, soprattutto nel periodo estivo
Concimazione:
organica alla preparazione del terreno in primavera
Foglie:
grandi, a forma di cuore e di colore verde scuro
Esposizione:
sole o mezz'ombra
Temperature:
sopporta qualsiasi temperatura
Terreno:
fertile, ricco di sostanza organica
Potatura:
Curiosità:
le foglie sono tossiche
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