Mammillaria gracilis
Descrizione
Originaria del Messico, la Mammillaria gracilis, presenta un fusto cilindrico, non più alto di 10 cm e accestisce molto facilmente, formando dei grossi gruppi, sia a partire dalla base sia con ramificazioni laterali. Le spine radiali sono lunghe dai 5 ai 9 mm, sono setolose e di colore biancastro. Le 3-5 spine centrali, sono lunghe il doppio e in varie tonalità di marrone. Le piante con più di tre anni, producono piccoli fiori bianco-giallastri; ad essi seguono i frutti arancioni, lunghi circa 1 cm. In foto Mammillaria gracilis monstruosa.
Per le foto si ringrazia il vivaio Florservice di Verbania
Coltivazione
Come per la maggior parte delle Mammillaria, anche la Mammillaria gracilis, richiede un terreno ben drenato, formato da terreno povero misto a sabbia o altro materiale, per favorire un buon drenaggio. Le annaffiature estive dovranno essere effettuate con moderazione, una volta al mese, e solo a terreno completamente asciutto. Durante il riposo vegetativo, (autunno-inverno), invece le annaffiature dovranno essere completamente sospese. L´esposizione ideale è in pieno sole. Pianta poco resistente al freddo, necessita di essere ricoverata in ambiente riparato quando la temperatura scende sotto i 10 °C.
Altre specie del genere Mammillaria
Cactaceae
Bianco-giallastri
Altezza massima 10 cm
Sporadiche in primavera e estate, assenti in autunno e inverno
Pieno sole
Minima 10 °C
Soffice e ben drenato
Descrizione Appartenente alla famiglia delle Cactaceae, la Cleistocactus strausii è originaria della Bolivia e presenta lunghi fusti colonnari che possono raggiungere altezze comprese tra 1 e 2 metri. Le numerose […]
Descrizione Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, la Crassula tetragona, presenta fusti eretti, con foglie allungate, appuntite, di color verde scuro e sovrapposte, che spuntano sugli internodi ruotate di 90° rispetto […]
Descrizione Genere di piante grasse succulente appartenente alla famiglia delle Asparagaceae originario delle zone tropicali e subtropicali Americane con una grande diffusione in Messico. Importata in Europa dai primi esploratori […]