Rosa

 Descrizione

Nessun fiore ha così appassionato, emozionato, stupito e fatto innamorare come la rosa. Già dalla notte dei tempi, le semplici rose di macchia o selvatiche venivano donate sotto forma di semplici petali in onore di re o importanti personaggi, ma anche più semplicemente per confermare il proprio amore. Il profumo in particolare è già utilizzato presso gli antichi egizi e greci e non mancava mai nei banchetti dei romani. Le rose di quel tempo erano quelle spontanee e al mondo se ne contano circa 150 specie, quasi tutte originarie dell’Asia. Caratterizzate tutte dall’avere cinque petali disposti a spirale. Nei secoli l’uomo è riuscito a sviluppare delle forme sempre più belle e grandi, tant’è che ora sono disponibili sul mercato una tale varietà di colori, profumi e forme impossibili da raccogliere in una unica collezione. Quasi in tutti i giardini sono reperibili delle piante di rose, sia che si tratti di semplici arbusti sia in forma di alberello o rampicanti. Il gusto personale è assecondato senza limiti e alcuni esagerano pure disponendo solo ed esclusivamente di rose, talvolta creando giardini di particolare fascino. La tendenza attuale, pur tenendo in debita considerazione forma e colore, sembra avere un’attenzione particolare verso il profumo, fino ad ora trascurato per sviluppare rose sempre più rifiorenti e dai colori brillanti. Le prime ibridazioni risalgono al periodo che va dal 1580 al 1710 quando olandesi e francesi capirono per primi in Europa il valore di questo fiore e le sue immense potenzialità. Fino al XVIII secolo solo le rose selvatiche e qualche varietà spontanea trovava posto nei giardini, ma proprio in quel periodo arrivarono le prime rose orientali e per la precisione cinesi che diedero una svolta importante alla storia di questa pianta. Gli incroci delle specie occidentali con le Cinesi segna l’inizio della storia delle rose dell’800 e quindi delle rose moderne. In ordine di apparizione nei giardini ottocenteschi ricordiamo: le “Portland” (Duchess of Portland), le “Noisette” (Blush Noisette), le “Bourbon”, le “Ibride Rifiorenti” (Rose de la Reine 1842), infine le “rose di Tea” (La France, Guillot, 1867). Poco dopo nacquero in Francia le rose “Polyantha”, incrociando rose cinesi e R. multiflora, una specie giapponese. Incroci successivi tra rose Polyantha e Ibridi di Tea diedero vita alle “Floribunda” e poi le Ground Cover (le tappezzanti) e le Climber. Attualmente la sperimentazione e le ibridazioni continuano a ritmo serrato, tanto che i maggiori vivai al mondo specializzati in rose sembrano stiano partecipando ad una vera e propria competizione dove il primo premio è rappresentato dal mercato di appassionati e giardinieri. Le ultime tendenze riguardano le rose profumate, un requisito quasi indispensabile oltre ai colori pastello, alle dimensioni non troppo grandi dei fiori e alla resistenza a malattie e insetti.

Coltivazione

In alcune zone e nel periodo tardo autunnale e primaverile, fino alla metà di aprile (anche prima in certe località), sono ancora reperibili le rose a radice nuda, senz’altro convenienti ma appunto con un periodo di trapianto limitato. Le rose coltivate in vaso non hanno quasi limitazioni se non il periodo invernale, data l’impossibilità di preparare il terreno. Non esistono località in cui non si possano coltivare le rose, anche se la maggior parte preferisce un clima continentale con minime invernali che non scendano sotto i -12 -15 °C. Alcuni ibridi tuttavia possono essere coltivati anche in località di montagna e se ben esposti fino a 1500 metri di altezza. In clima mediterraneo si avvantaggiano molto con una esposizione mitigata da qualche fronda leggera, una mezz’ombra che allievi la calura nelle ore centrali. Il terreno preferito è quello fertile e di medio impasto, quindi una miscela equilibrata di humus, argilla e sabbia con pH neutro, anche se tollerano una lieve acidità o alcalinità. Evitare nel modo più assoluto ogni ristagno o colaticcio che provocherebbero sicure marcescenze radicali. Per un buon impianto si deve preparare una buca di almeno 50x50x50 cm, ma anche molto di più se l’esemplare è assai cresciuto. Una concimazione di base o di fondo è sempre raccomandabile, per esempio con un po’ di stallatico o humus o compost ben maturi insieme ad alcune manciate di concime organico come la farina d’ossa. Irrigare quando occorre, cioè se il terreno tende a divenire troppo asciutto o se le piogge tardano ad arrivare, tutto sommato le rose sono piante rustiche ma se irrigate regolarmente si avvantaggiano producendo più fiori e subendo meno attacchi di insetti e funghi patogeni. Le piante in vaso vanno irrigate di frequente, anche tutti i giorni se il clima decorre siccitoso. In autunno spargere alla base dello strame fogliare o paglia, e avendone la possibilità anche dell’ottimo letame. La potatura si effettua al termine dell’inverno appena si è sicuri che non ci siano pericolosi ritorni di gelo. Si utilizzano forbici sempre molto affilate e disinfettate, tagliando obliquamente i rami ed evitando di spezzarli o sfilacciarli. Le rose moderne solitamente si potano “basse” lasciando pochi fusti (3-6) con 3-5 gemme, quelle in alto che puntano verso l’esterno dell’arbusto. Nel caso di arbusti molto fitti o con portamento arcuato si tende ad eseguire una potatura più “alta” ovvero a lasciare più rami con più gemme, fino ad arrivare alle rose antiche che solitamente richiedono una “sfoltitura” cioè una eliminazione dei rami più vecchi lasciando i giovani pressoché intatti o appena spuntati. Discorso a parte meritano i Climber a cui si lasciano crescere dei rami principali, che si sostituiranno ogni anno con rami più giovani; da questi si svilupperanno rami laterali giovani da accorciare a 2-3 gemme. 

Foto Gallery
rosa
ROSA MESCLADA
Rosas 0006
Caratteristiche in breve
Famiglia:
Rosaceae
Fiori:
Singoli o riuniti in grappoli o mazzetti sono i fiori in assoluto più conosciuti e utilizzati. Le dimensioni variano da 2,5-3 cm fino a 13-15 cm. Sem
Dimensioni:
Da 25-30 cm delle varietà nane fino 150- 250 cm
Irrigazione:
Solo quando necessario e nel periodo estivo
Concimazione:
Primavera e autunno con concime organico
Foglie:
Verde brillante o verde scuro, lucide e lievemente seghettate ai bordi
Esposizione:
Sole o mezz’ombra
Temperature:
Fino a -15 °C
Terreno:
Fertili e di medio impasto, molto ben drenati
Potatura:
A fine inverno, eliminare i rami rotti dalla neve e tagliare almeno la metà o i 2/3 della vegetazione, spesso si scende fino a lasciare solo 3-5 gemm
Curiosità:
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