Salvia officinalis (Salvia)
Coltivazione
La Salvia officinalis è la capostipite di innumerevoli varietà oggi reperibili nei vivai; le specie presenti nel mondo sono più di 900. La salvia è un suffrutice che raramente supera i 50-60 cm. Legnoso alla base diventa erbaceo sulle cime, molto ramificato. Le foglie sono verde-glauco e grigie, lievemente tomentose, molto aromatiche, di forma lanceolata. I fiori piccoli, riuniti in infiorescenze (verticillastri) violacei, ma in molte varietà variano dal bianco al rosa o viola. In natura la si ritrova in ambienti aridi e pietrosi, calcarei, fino a 400-500 s.l.m. Possiamo tranquillamente affermare che rappresenta, con timo e rosmarino, la triade perfetta per la cucina e non solo. Grazie all’aroma intenso e piacevole è utilizzata tra i fornelli da epoche immemorabili. Carni, pesce, stufati, minestre, sughi, conserve…ovunque vi siano alimenti da impreziosire la salvia fa la sua parte. Per la salute e la bellezza invece si è ultimamente ridimensionato il suo ruolo, tanto da essere imputata di un eccesso di Tuioni, soprattutto nell’olio essenziale, quindi da evitarne perlomeno un uso interno prolungato o fuori dal controllo di un medico o di un erborista professionista. Ad ogni modo l’uso erboristico e farmacologico è ampio, grazie alla sua attività antibatterica, antinfiammatoria, micotica e disinfettante, grazie alla buona quantità di sostanze fenoliche (acido rosmarinico e carvacrolo), saponine, tannini, canfora, cineolo. La Salvia officinalis adora il clima caldo e asciutto, ovvero l’ambiente mediterraneo o le posizione molto assolate e protette dai venti freddi del nord.
Coltivazione
La riproduzione della salvia è spesso affidata alla semina, anche se in questo modo non sempre si ottengono le medesime proprietà della pianta madre. Portamento, altezza, dimensione delle foglie e colore dei fiori, sono tanti i caratteri che inevitabilmente si vanno a perdere nella semina. Solo producendo piante da talea è possibile ripetere esattamente alcune caratteristiche a cui teniamo particolarmente, per esempio il profumo. All’inizio dell’estate si tagliano rametti semi legnosi di 15-20 cm e si eliminano le foglie basali. Il taglio deve essere netto e mai obliquo; possibilmente prelevando il materiale da piante sane e vigorose. Le talee vengono piantate in una miscela di terriccio e sabbia per un terzo o metà della loro lunghezza. Si mantengono umide fino alla completa formazione di un buon apparato radicale, in genere 50-60 giorni. Successivamente si trapiantano le giovani piante in vasi di 13-14 cm di diametro dove continuano la crescita fino all’autunno o alla primavera successiva, quando verranno poste in piena terra. La salvia è pianta xerofila (che vegeta in terreni asciutti e caldi) ma sa adattarsi anche a condizioni più umide e continentali. Anzi è stato notato che un certo apporto idrico nella stagione calda favorisce molto la sua crescita e produzione di foglie. Concimare in primavera con prodotti organici possibilmente biologici.
Lamiaceae
piccoli riuniti in infiorescenze, dal viola, lilla, al bianco
alta fino a 50/60 cm
di soccorso nel periodo estivo
organica in primavera
lanceolate verde grigio, molto aromatiche
sole
fino a 10/12 gradi sotto zero
asciutto, sassoso, anche arido
cimare regolarmente per favorire l'accestimento
L'estratto di salvia è utilizzato come fissatore per i profumi.
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