Phaseolus (Fagiolo)
Descrizione
Il nome latino del genere è Phaseolus e appartiene alla famiglia delle Papilionaceae. Il nome Phaseolus deriva dal latino e vuol dire “barca”, probabilmente per la forma dei baccelli. Le origini vanno ricercate soprattutto in America latina, anche se il legume era già citato da Virgilio, ma probabilmente non si trattava del legume così come lo conosciamo oggi. Il fagiolo odierno è il risultato di continue selezioni della specie Phaseolus coccineus (fagiolo di Spagna), Phaseolus lunatus (fagiolo di Lima), Phaseolus vulgaris (fagiolo comune). Si riconoscono per il portamento rampicante, che tende ad avvolgere qualsiasi struttura con un andamento circolare. Le foglie sono formate da tre foglioline ovali, con estremità appuntite e peduncolate, lievemente pelose. I fiori, formati da 5 petali, sono di colore bianco, rosa o lilla, prodotti all’estremità di peduncoli più o meno allungati, e sono prodotti all’ascella delle foglie. I frutti sono appunto legumi a sezione tonda o ovale, lunghi da pochi centimetri a 30-40 e contenenti semi gialli, bianchi, neri, rossi o screziati. Attualmente si suddividono le tante cultivar in fagioli nani e fagioli rampicanti. Nelle due categorie ritroviamo sia i fagioli adatti al consumo di baccelli interi che quelli per granella.
Coltivazione
Le varietà nane non necessitano di sostegni e vanno in produzione molto velocemente (40-60-90 giorni). I rampicanti necessitano invece di sostegni e strutture su cui salire, quindi al momento della semina o del trapianto si deve provvedere ad installare anche gli opportuni tutori. Il terreno è preferibile sia fertile e sciolto, ben esposto; è tollerato il terreno argilloso ma ben drenato. La coltura del fagiolo inizia con la semina in solchetti profondi circa 5 cm e distanziati di 50 cm, non prima dell’inizio di maggio. Si pongono 4-5 semi ogni 20-30 cm per i fagioli nani e un seme o due ogni 25-35 cm per il fagiolo rampicante. Durante la crescita si effettuano sarchiature e rincalzature, quindi dopo il raccolto si può evitare di estirpare la vegetazione lasciandola in campo che possa trasformarsi in ottimo concime, essendo le leguminose delle piante azoto fissatrici. Fagioli nani e rampicanti si devono irrigare copiosamente evitando di bagnare la parte aerea ma irrigando a terra per scorrimento. Per quel che riguarda la rotazione, nella coltivazione dei fagioli, si sconsiglia di effettuarla con se stessa e con leguminose della stessa famiglia (Papilionaceae). Consociazione ideale con mais.
Papilionaceae
Bianco, rosa o lilla e formati da 5 petali
Dai 20 cm delle varietà nane ai 4 metri di quelle più rigogliose
Abbondante, irrigando a terra per scorrimento
Fondamentale concime ternario ricco in fosforo
Lievemente pelose, ovali e con le estremità appuntite
Pieno sole
Ideale per zone temperate, teme le gelate tardive
Di medio impasto e ben drenato
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