Acer campestre (Acero campestre)

Descrizione
Conosciuto anche con il nome di acero oppio, loppio, chioppo, testuccio, è originario dell’Europa (compresa la Gran Bretagna) e del Caucaso: spontaneo in tutta Italia (tranne in alta montagna e nelle zone più aride della fascia mediterranea), è una delle piante più familiari del paesaggio rurale, ed era un tempo usato come tutore vivo della vite.
Albero deciduo di medie dimensioni con chioma arrotondata (altezza fino a 10-12 m; diametro 6-8 m), presenta foglie opposte piccole, palmate, a cinque lobi, e fiori insignificanti riuniti in corimbi eretti in aprile/maggio; i frutti sono samare con ali divergenti a 180°. Le foglioline giovani hanno una piacevole colorazione ramata, sono poi verde opaco in estate, giallo brillante in autunno; i rami presentano talvolta larghe ali sugherose.
Per le dimensioni contenute e la facilità di coltivazione è stato da tempo riscoperto anche come essenza ornamentale e oggi sono disponibili diverse interessanti varietà.
Coltivazione
Adatto per tutti i tipi di terreno (anche se al meglio in suoli permeabili ricchi di humus), in pieno sole o mezz’ombra; utilizzabile come esemplare isolato, o per barriere verdi, e ottimo anche per siepi rustiche (libere o formali) dal momento che risponde bene alle potature.
Principali varietà
Acer campestre ‘Compactum’: una forma semi-arbustiva dall’habitus denso e ordinato (coltivato dal 1893).
Acer campestre ‘Elsrijk’: selezione olandese (1953) dal portamento regolare e compatto, con ramificazioni erette e chioma ovaliforme (altezza 8-10 m, diametro fino a 5 m): resistente all’oidio e con fogliame giallo lucente in autunno, non ha particolari esigenze di coltivazione e risulta adatto anche al clima urbano. Piacevole come esemplare isolato, anche per piccoli spazi, e ottimo per viali non particolarmente ampli.
Acer campestre ‘Postelense’: giovani foglie giallo-oro (in estate verde-chiaro), con piccioli rossi; piccolo albero dalla chioma arrotondata, o grosso arbusto (introdotto in coltivazione nel 1896).
Acer campestre ‘Pulverulentum’: foglie diffusamente picchiettate di bianco (coltivato dal 1859).
Acer campestre ‘Schwerinii’: chioma colonnare larga (altezza 8 m, diametro 4 m) con piccole foglie primaverili rosso-porpora, poi verde-scuro; coltivato dal 1897.
Foto Gallery
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