Pinus (Pino)

Descrizione
Genere abbastanza vasto, si differenziano dalle altre conifere per gli aghi a sezione triangolare, in alcune specie riunite a due a due come nel Pinus sylvestris, ma che possono formare verticelli di 3-5 foglie in altre specie, per es. Pinus cembra o Pinus strobus.
Il colore è variabile da specie a specie e va dal verde scuro a tutte le sfumature di verde-grigio, così come la loro lunghezza. La forma dei pini è generalmente conica e piramidale, ma per esempio, Pinus sylvestris con l’età perde le ramificazioni basali mostrando un’ampia chioma rada e più o meno globosa o appiattita. La selezione ha poi portato varietà anche ricadenti o piangenti, e altre più compatte e quasi fastigiate. Gli strobili che arrivano a maturazione dopo un paio di anni sono singoli o riuniti a gruppi di due-tre.
L’ambiente elettivo dei Pinus è la montagna, ma sono comunque molte le specie mediterranee come Pinus pinaster (pino marittimo) molto adatto a colonizzare ampie zone in riva al mare, anche calcaree.
In genere le specie selvatiche preferiscono formare boschi (anche in purezza) la dove abeti e faggi non vivrebbero per la povertà dei terreni, l’esposizione estrema ai venti e al sole, anche calcarei e silicei. Per esempio i cembri o il pino silvestre formano foreste rade e luminose dove il vento può farla da padrone asciugando ripetutamente il terreno e dove il sottobosco deve essere all’altezza della situazione.
L’altezza dei Pinus è variabile dalle specie ma può raggiungere nel Pinus sylvestris o nel pinaster anche i 25-30 mt.
Coltivazione
Amano i terreni poveri ma non vuol dire che in un terreno profondo e fertile non possano vivere, anzi, l’importante è che si evitino i ristagni di acqua e non vi siano altre essenze adulte e opprimenti a tarparne la crescita.
Tutti i pini hanno caratteristiche peculiari che dovrebbero essere valorizzate e si dovrebbe ambientare una parte del giardino tenendo conto di questo. Per esempio utilizzando mazzi o sassi ai loro piedi, oppure impiegando arbusti e altre conifere dell’ambiente montano per formare parterre e macchie di buona dimensione.
pini raramente si riescono ad accordare con gli abeti, anche dal punto di vista estetico. Meglio formare gruppi delle medesime piante o al massimo con latifoglie estremamente rustiche come le betulle.
I pini mal sopportano le potature che si devono evitare il più possibile e solo per eliminare branche danneggiate dai temporali o dal vento.
Sono molti i nemici dei pini, a cominciare dalla temibile Thaumetopoea pityocampa, ovvero la processionaria del pino, un lepidottero (parassita di quasi tutti le specie: strobus, halepensis, pinea, pinaster, nigra e ovviamente silvestris, ma molto raramente Larix e cedrus) che se riesce a diffondersi mette sempre a grave rischio la popolazione del genere. Tutto dipende dall’equilibrio di predatori presenti e anche dalle condizioni climatiche, la difesa dalla processionaria è sempre un problema (con risultati mai certi), sia utilizzando metodi chimici (diflubenzuron) che fisici (eliminazione fisica e bruciatura dei nidi) oppure biologici con il Bacillus thuringiensis.
Pinaceae
Fino a 25-30 mt di altezza gli esemplari più vetusti
Non necessaria, ma evitare periodi siccitosi troppo prolungati
In primavera con concime organico per piante giovani
Aghi a sezione triangolare
Sole
Fino a -30 °C
Fertili o poveri, molto ben drenati, anche sassosi
Non necessaria, esclusivamente per eliminare rami rotti o danneggiati
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