Sagina
Descrizione
La piccolissima pianta che descriviamo, assomiglia più ad un muschio che ad una erbacea, ma tant’è questa è proprio la sua forza, ovvero quella di poter creare dei fittissimi tappeti verdi, sempreverdi, alti non più di 1-2 cm.
La specie più comune è Sagina subulata (foto). La foglia è piccola, lineare, verde brillante e i fiori sono minutissimi, singoli, con 5 petali, sbocciano a fine primavera o inizio estate. Essendo stolonifera si allarga abbastanza velocemente sul terreno con i suoi germogli sottili e radicanti, se le condizioni pedoclimatiche lo permettono; è dotata anche di un lieve profumo.
Oltre alla Sagina subulata a questo genere appartiene anche la Sagina subulata var. glabrata ´Aurea´, che forma un bassissimo tappeto di minute foglie verde-giallo oro e minuscoli fiorellini bianchi che cominciano ad apparire nella tarda primavera. Altezza 1-2 cm.
Coltivazione
Le giuste condizioni per vederla vegetare senza problemi, sono la mezz’ombra e una certa umidità del terreno, ma senza ristagni, cioè un substrato ben drenante. Preferisce un suolo lievemente acido o neutro. In località troppo calde e secche non si sviluppa come dovrebbe, se non fornendole un apporto idrico giornaliero.
La Sagina subulata dà il meglio di sé tra le fessure di un selciato, o per ricoprire brevi porzioni di terreno sul giardino roccioso. Viene inoltre impiegata come “erbetta” nei vasi di bonsai.
Nei vivai viene proposta in vasetti o ciotole che sarebbe meglio non piantare tali e quali ma suddividendo le piante in “porzioni” più piccole. Irrigare subito dopo e nei giorni seguenti fino al completo attecchimento.
Si tratta comunque di piante rustiche che ben sopportano i rigori dell’inverno.
Caryophyllaceae
Minutissimi, singoli, con 5 petali
Non superano i 5 cm
Irrigare spesso, soprattutto in estate
Primavera e autunno con concime organico
Piccole, lineari e verde brillanti
Sole o mezz'ombra, al riparo dai freddi venti del Nord
Fino a -15 °C
Fertile e ben drenato, anche umido
Non necessaria
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