Fuchsia
Descrizione
Il genere appartenente alla famiglia delle Onagraceae sta conoscendo un periodo di ampia notorietà per le innumerevoli specie e varietà che alcuni vivai specializzati hanno avuto il coraggio e l’energia di ricercare e proporre sul mercato. Cosa non facile visto che soprattutto in Italia si trattava di piante considerate solo da un esiguo numero di collezionisti.
Il successo delle Fuchsia è tutto meritato, per le innumerevoli doti che portano tra cui una certa rusticità nella maggior parte degli ibridi reperibili. Per esempio i fiori: calice tubuloso con corolla di petali diversi per colore dal primo. A renderli ancora più interessanti contribuiscono un ciuffo di otto stami coloratissimi che spuntano tra i petali. I fiori possono essere solitari o riuniti in infiorescenze rade, quasi sempre penduli e sbocciano per quasi tutta l’estate. Le foglie sono opposte e caduche lievemente dentellate, verde chiaro o scuro a seconda della varietà.
Quasi tutte le fucsia in commercio hanno l’aspetto di arbusti lievemente decombenti, più raramente eretti, la cui origine è del centro America, Messico e Haiti soprattutto, ma anche Nuova Zelanda. Dalle specie originarie sono state ricavate numerose varietà e ibridi, soprattutto da Fuchsia magellanica e da Fuchsia fulgens, ora coltivati anche in forme inusuali come alberetti o piramidi, ma senza dimenticare la forma più tipica delle Fuchsia ovvero il vaso in basket o paniere sospeso.
Coltivazione
In clima continentale rimane la regola di riporre le piante in locali dove la temperatura invernale non scenda sotto i 5-6 °C, anche se sono molte le varietà adatte a vivere all’aperto anche in Pianura Padana, dove però si comportano come altre erbacee perenni ovvero perdendo completamente la parte aerea per poi rigenerarsi completamente in primavera.
Tutte le Fuchsia amano essere esposte in una buona illuminazione, evitando però quella diretta del sole. Le innaffiature vanno accuratamente distribuite per garantire sempre una certa umidità del terreno (che non deve essere fradicio). Quindi nel periodo estivo si avrà cura di innaffiare spesso, ma evitando i sottovasi colmi, mentre d’inverno si ridurrà l’apporto di acqua ma senza lasciar seccare il terreno. Il terreno è preferibile se composto da una buona quantità di terriccio pronto, circa 2/3, a cui si aggiunge un terzo di humus o compost o terriccio di foglie (faggio) e un po’ di sabbia.
Le potature si effettuano a fine inverno per eliminare la vegetazione o i rami danneggiati. Controllare almeno una volta all’anno (fine inverno) la crescita radicale ed eventualmente provvedere al loro rinvaso aumentando la dimensione del vaso di un paio di misure.
Onagraceae
Calice tubuloso con corolla di petali diversi per colore dal primo
Irrigare periodicamente senza creare ristagni
Primavera e autunno con concime organico, integrare nel periodo caldo con poco concime minerale
Opposte e caduche lievemente dentellate, verde chiaro o scuro
Sole o mezz´ombra
Evitare il freddo eccessivo, rimanere oltre i 5-6 °C
Fertile, di medio impasto, ben drenato
A fine inverno per stimolare la nuova fioritura
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